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AL FEST DI SETT DULUR!

Domenico Babini, fondatore della “Camerata dei canterini di Russi”, nel 1935 nella sua “Canta d’Ross” dice: “par al fest di Sett dulur, di caplett e dla canèna, dal burdèli cl’é un’arvèna, rossi e freschi chi pé fiur”.

E come sarebbe Russi senza la “Fira di Sett Dulur”? Di questa antichissima festa si possono mettere in evidenza molti aspetti che vanno dalla sua evoluzione, che partendo da una secolare devozione religiosa a Maria Addolorata si spostano sempre più verso una sagra per le attività agricole e del bestiame e da questo verso l’automazione dei lavori della campagna mediante trattori e altri mezzi.

Ai nostri giorni la FIRA è la festa principale di Russi e un momento di ritrovo con parenti e amici, possibilmente attorno a una tavola imbandita con i prodotti tipici di questi giorni, quindi cappelletti (possibilmente in brodo), bël-e-cöt, purè, canina nuova e magari anche ciambella.

Il richiamo per i “frustir” è orientato sulle attrazioni, la musica, il passeggio tra le bancarelle, le mostre e qualcuno che visita la “cisa di sett dulur” ove campeggia la statua della Madonna con le sette spade, simboleggianti (secondo la tradizione) i suoi sette dolori, ma di cui pochi sanno o ricordano quali siano. Probabilmente, i dolori di quella Madre furono anche più di sette, ma sette è un numero che ha una grande importanza nella tradizione simbolica cristiana, simbolo di completezza e perfezione, associato a una molteplicità di situazioni.

Il lettore di questo libretto tornerà a casa più ricco se riuscirà a scoprire quali sono i sette momenti della vita di Maria che sono stati trasferiti dalla tradizione nel dolore generato dalle sette spade che trafiggono il cuore di madre e questo dolore viene esorcizzato dalla “Fira” quale momento dove tutti i russiani partecipano, dando il loro contributo al successo, richiamando parenti e amici, dando ospitalità a persone, lavorando negli esercizi commerciali, sostenendo le associazioni che offrono prodotti enogastronomici per sostenersi nelle attività e altro ancora.

È proprio grazie all’impegno di tutta la città, ove la Pro Loco è attiva a fianco dell’Amministrazione Comunale, che questa Fira è una grande festa, che permette di dare lustro alla nostra città richiamando decine di migliaia di persone da tutta la Romagna e oltre.

Luigi Rusticali

Presidente Pro Loco Russi APS